CIABOT

ANNO2019
LUOGOPINEROLO (TO)
TIPOLOGIACONCORSO
COMMITTENTEPUBBLICO
SUPERFICIE3200 MQ
DESIGNAPICULTURA
TEAMAlessandro Betta, Chiara Fraticelli, Felice Occhiuto, Paolo Segarini, Fabrizio Siano.

Il progetto mira alla rifunzionalizzazione di Piazza Roma, Pinerolo. La vecchia pensilina del mercato è stata sostituita con un nuovo elemento iconico dalla forma irregolare. Il concept deriva dalla lettura del contesto, in particolare dalle vicine Alpi che caratterizzano il panorama cittadino. Il progetto intende infatti ispirarsi all'iconicità del Monviso riproducendone movimento e colori. La nuova vocazione pedonale della piazza viene sottolineata dall’inserimento sperimentale di una nuova funzione, il Ciabòt. il Ciabòt nasce, quindi, piccolo, di circa 20mq, ma versatile; una portineria di quartiere che è caffetteria, edicola e luogo in cui poter promuovere uno scambio di servizi tra le persone che vivono la piazza e il quartiere. Il Ciabòt intende creare nuove sinergie tra luoghi e persone, e nuove pratiche di uso dello spazio pubblico.

This project is located in Piazza Roma in Pinerolo, a town close to Italian Wester Alps. The former market hall has been replaced by a new iconic element recalling the nearby mountain of Monviso, its iconic shape and peculiar colours. The new square will be pedestrian and we will enhance this role by placing the “Ciabòt”. This Ciabòt is a small multifunctional space that can become a cafè, newsagent, a neighbourhood reception where people can exchange stories, experiences,and services. The Ciabòt will help to shape new ways to experience public space in Pinerolo.

Agire sull’area dell’Ex Garzanti è senza dubbio un’azione di grande risonanza. L’area è una cerniera tra diversi paesaggi e vocazioni, un vero è proprio spazio in più per tutta la città di Cernusco, un luogo in cui lavoro e socialità si incontrano e costruiscono nuove logiche di relazione. Lo Spazio in +, nel progetto proposto, è la testa di un futuro sviluppo che coinvolgerà anche le aree limitrofe a sud del Comune, un primo passo per una rilettura più complessa dell’intera area produttiva, per promuovere un territorio resiliente alle nuove sfide. Da un’analisi dei maggiori drivers che caratterizzano l’attuale contesto socio-economico e politico, emerge la necessità di riconsiderare le tradizionali forme di abitare verso un nuovo abitare cooperativo capace di integrare risposte anche diversificate per far fronte a bisogni sempre più complessi. L’elemento inedito promosso dal progetto è uno spazio dinamico dalle caratteristiche funzionali e tipologiche flessibili: lo “spazio in più”. Uno spazio complementare alla residenza, un’opportunità per i futuri residenti di sviluppare una serie di attività in condivisione. Attorno alla realizzazione di questo mix di spazi è stata pensata l’intera morfologia del masterplan. Nel masterplan gli edifici sono stati organizzati per garantire il massimo livello di permeabilità e accessibilità e facilitare lo sviluppo di attività sociali e condivise. La forma a “L” è stata scelta per permettere una migliore ibridazione tra le diverse componenti del progetto. La loro disposizione crea tre “piazze”: la più grande, centrale, funge da vera e propria piazza pubblica, luogo d’incontro, su cui si affacciano le principali funzioni pubbliche e commerciali.