PIAZZA VALMOREA

ANNO2021
LUOGOVALMOREA(CO)
TIPOLOGIACONCORSO
COMMITTENTEPUBBLICO
SUPERFICIE600 MQ
DESIGNAPICULTURA
TEAMFelice Occhiuto, Paolo Segarini, Fabrizio Siano, Francesca Sabatini

Il progetto per il nuovo padiglione eventi inserito in Piazza Giovanni da Caversaccio è stato affrontato analizzando tre aspetti cardine: il contesto esitente, l’esperienza dei futuri fruitori, le richieste del bando.
Questi aspetti sono stati interpretati e concretizzati ispirandosi all’astrattismo comasco del primo dopoguerra, in particolare ai quadri di Carla Badiali, dominati dall’uso di forme geometriche pure che si scontrano ed intersecano per creare una composizione fortemente dinamica.
Dopo aver idealmente posizionato il padiglione nelle sue dimensioni grezze nell’area indicata, è stata compiuta un’opera di modellazione scultorea per far si che questo si potesse adattare ed integrare sia con l’intorno che con le esigenze dei futuri fruitori. Per questo motivo si è deciso in primo luogo di scorciare la facciata del padiglione rispetto all’asse Sud-Est/Nord-Ovest contrassegnato dal canale. Questa operazione ha permesso di creare uno spazio intimo ma funzionale sul lato Sud-Ovest. Per sottolineare ulteriormente questo spazio e salvaguardare l’albero esistente, è stato inserito un setto semicircolare in cemento a vista con il fine di incorniciare e

valorizzare questa alberatura. Con lo stesso materiale è stata inoltre creata la quinta scenica presente nell’angolo Nord dell’edificio che poggia su un basamento attrezzato che verrà utilizzato durante gli eventi come palcoscenico.
Per sorreggere la grande copertura è stato necessario inserire un ulteriore pilastro nell’angolo Ovest; la sua forma, una piramide a base triangolare, richiama e dialoga visivamente con l’antistante meridiana. L’angolo Ovest ha inoltre subito un’ulteriore deformazione, essendo stato stirato sia verso la piazza sia verso l’alto. Questa distorsione è stata pensata per poter connettere visivamente i pedoni che arrivano dal centro del paese con l’intervento. Un frammento del padigione sbuca così rispetto al filo degli edifici circostanti per segnalare la propria presenza.
Come testa dell’intervento, a ricordare il riposizionato monumento è stata pensata una fontana raso terra dotata di un unico augello capace di lanciare un getto d’acqua alto quanto il monumento stesso. Un gesto minimale che è però capace di coinvolgere i bambini e gli abitanti ed i visitatori liberi di poterci interagire.