ANNO | 2020 |
LUOGO | BEVAGNA (PG) |
TIPOLOGIA | CONCORSO |
COMMITTENTE | PUBBLICO |
SUPERFICIE | 3200 MQ |
DESIGN | APICULTURA |
TEAM | Alessandro Betta, Chiara Fraticelli, Felice Occhiuto, Paolo Segarini, Fabrizio Siano, Giordano Carlini |
Per il progetto di concorso del nuovo polo scolastico di Bevagna ci siamo fatti
guidare da alcuni elementi chiave del territorio e della storia della città. La struttura delle gaite, i tradizionali quartieri del centro storico, viene riproposta nella disposizione dei diversi edifici e nel rapporto di continuità tra spazi esterni e spazi interni. Come nel borgo storico anche i quattro edifici si affacciano su uno spazio pubblico centrale, la piazza, che diventa il cuore del progetto ed un luogo centralità che favorisce l'aggregazione nella parte nuova del borgo ad oggi frammentata e priva di coerenza.
Ogni edificio si sviluppa attorno ad una corte centrale coperta come spazio di incontro per la comunità degli alunni e luogo di distribuzione. Simbolicamente, gli edifici e gli spazi aperti tra loro richiamano le zolle ed i cretti del famoso artista Alberto Burri, originario proprio della provincia di Perugia.
Il paesaggio circostante si fonde senza soluzione di continuità nell'area verde attrezzata che con le sue diverse terrazze ed un sistema continuo di rampe e percorsi porta alla piazza su cui si affacciano i diversi edifici.
Per valorizzare l'esperienza didattica all'aria aperta, ogni edificio garantisce l'accesso al verde da ogni punto del piano terra, mentre la presenza del bar, dell'emeroteca e della parete esterna di arrampicata nell'edificio adibito a palestra garantiscono un uso della piazza ad ogni ora del giorno rendendolo uno spazio vivo non solamente durante l'orario scolastico.
.La scelta dei materiali si è concentrata su pochi elementi ben riconoscibili e quanto più possibile legati alle tradizioni locali. Per le aree esterne si è scelto di usare pietra spugnosa o travertino, mentre gli edifici presentano una struttura mista calcestruzzo-acciaio con coperture a verde estensivo e ampie aperture in U-glass che consentono di ridurre l'impatto degli impianti tecnologici di climatizzazione. Infine la gestione dell'acqua è stato un tema fondamentale per la nostra proposta progettuale: abbiamo infatti scelto delle essenze che necessitano di un basso apporto idrico, abbiamo favorito il recupero dell'acqua piovana dalle coperture e abbiamo inserito una vasca di raccolta (da circa 100.000 litri) posta sotto l'edificio della palestra